Thursday, April 18, 2024

n.05/2005

Photo: Riccardo Sepe Visconti
Text: Marco Cortese

 

Forio. Lasciando la Borbonica, giungiamo in località Spadara a casa dell´avvocato Alfredo Baggio. Un´opera dello scultore Giovanni De Angelis ci dà il benvenuto. La villa, un tempo abitazione di proprietà del professor Edoardo Malagoli, progettata con gusto da Cesare Longo, è un mix di arte e natura. Le linee rigorose ed essenziali del nucleo originario si rifanno all´architettura semplice e spontanea delle case tipiche dell´isola. Bello è il motivo della scala d´accesso al tetto dell´abitazione, che diventa con le sue geometrie elemento caratterizzante ed allo stesso tempo ornamentale. Tutto intorno archi in pietra o a calce si aprono sugli spazi esterni. Piante d´ulivo e fichi d´india sono le essenze predominanti nel giardino della villa, che silenziosamente si affaccia sul mare foriano. Rigorosa è la scelta dei materiali utilizzati come il cotto del pavimento, risalente agli inizi del ´900, proveniente da una produzione di una delle ultime fabbriche di Casamicciola, ovviamente artigianale, dal tipico colore rosso, colpisce per la sua irregolarità e per la sua superficie volutamente striata. L´ambiente dell´ingresso presenta un alto soffitto con pali in legno. Un dipinto risalente alla scuola di Caravaggio con un´imponente cornice in foglia d´oro determina un bel contrasto voluto dal padrone di casa. Ovunque troviamo tracce che denotano la passione di Alfredo Baggio nel collezionare oggetti d´arte, la villa ed i suoi spazi esterni diventano così un personalissimo museo.

Non solo avvocato, o collezionista, ma anche amico di artisti come Aldo Pagliacci, del quale possiede una delle più belle collezioni, che nel corso degli anni ha saputo portare a compimento con paziente cura. Ed è proprio in questa sua casa che possiamo ammirare alcuni dei più bei dipinti dell´artista. Nel soggiorno una sua tela, di notevoli dimensioni (circa 200×300 cm) occupa un´intera parete. Dal titolo “Il critico d´arte”, è un olio, dove la struttura compositivo-cromatica di tipo quasi rinascimentale caratterizza l´insieme. Raffigurati in dimensioni quasi reali, un gruppo di uomini conversa animatamente. Tra i vari partecipanti si riconoscono il critico d´arte Prezzolini, il poeta W.H. Auden, lo stesso Pagliacci ed anche sua moglie che con la bellezza del volto riconoscibilissimo per la profondità dello sguardo e le labbra rosse, attraggono l´attenzione dell´osservatore. Al centro del dipinto un grande cavolfiore, una pregevole natura morta, che ci fornisce un´ironica chiave di lettura: l´artista esprime così il suo disappunto verso la predilezione dei critici per un´arte non figurativa. Un altro pittore presente nella collezione è Raffaele Di Meglio, meglio conosciuto come Monnalisa, soprannome che si è guadagnato per aver eseguito una riproduzione perfetta del celebre ritratto di Leonardo da Vinci. L´avvocato Baggio si sofferma su di un quadro del periodo surreale dell´artista, al quale è molto legato, e che rappresenta l´uomo in bilico tra la realtà ed il sogno. Collezionare quadri, sculture ed oggetti d´arte coincide con una ricerca del bello che diventa un´inconfondibile stile di vita: osservando una casa, attraverso i dettagli, si riesce a comprendere l´essenza della persona che la abita, ogni particolare racconta la sua storia, il suo gusto, la sua cultura, la sua complessità ed essa diventa un vero e proprio manifesto di chi la abita.

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