Friday, April 19, 2024

n.12/2007

Photo: Marco Albanelli
Text: Redazione Ischiacity

 

Sette spose per sette fratelli, i sette Sapienti, i sette piccoli – quasi magici – amici di Biancaneve: sette è un numero molto speciale che ha ispirato racconti e leggende ed è inevitabile pensarci ascoltando la storia dei sette fratelli Rainone, che hanno creato una delle aziende specializzate in abbigliamento giovane più affermate nell’intera isola d’Ischia. I sette Rainone, infatti, sono l’anima dei negozi Maurizio Store Donna e Uomo ed Helly Hansen, nel centro di Forio, cui si aggiunge l’outlet di Monterone, e Stonhenge a Ischia Ponte. Il che significa vestire moltissimi giovani, ischitani come turisti, che sono alla ricerca di jeanseria e abbigliamento casual di qualità, a prezzi validi, e soprattutto fashion. In queste boutiques del vestire informale, infatti, si trovano marchi e modelli che spopolano nei negozi delle grandi città ma anche quelli emergenti, che a breve saranno addosso ai ragazzi di tutta Europa. Questi sono i punti di forza della politica imprenditoriale di Maurizio Rainone, il primogenito, e dei fratelli Ciro, Silvano, Massimo, Alessandro, Marco e Adriano. Ma riuscire a conciliare le esigenze commerciali con quelle di allestire bei negozi non è assolutamente facile, tiene a sottolineare Maurizio, dall’alto dei suoi ben 34 anni di esperienza.
La vicenda di questa famiglia con il commercio nel sangue inizia in verità con Osvaldo, il padre dei sette fratelli, che veniva dal continente, come si diceva allora, per vendere porta a porta tutto quanto era necessario per la casa, dalla teleria alle pentole, naturalmente a rate, piccolissime, che passava a ritirare pazientemente: erano gli anni in cui partiva il boom economico, anche Ischia cominciava timidamente a vedere un po’ di benessere e Rainone senior era una di quelle persone tenaci e intraprendenti che sanno cogliere le giuste occasioni. Qui, conosciuta la moglie Anna, foriana, mise radici. Intanto lei decise di aprire nel quartiere di Monterone una merceria, che sarà a tutti gli effetti il loro primo negozio. Quando, infatti, si rese conto di non riuscire a occuparsi della famiglia che continuava a crescere e della merceria, il primogenito Maurizio, appena diciassettenne, decise che quello sarebbe stato il suo lavoro, e da allora non si è più fermato. Tanto che la sua storia diventa anche il racconto di com’è cambiato il modo di vendere abbigliamento negli ultimi trent’anni e più. Quando, infatti, alla fine degli anni ’60 la moda fece la sua svolta epocale, divenendo accessibile a tutti con l’affermazione dello stile casual, Maurizio era già lì: ricorda l’uso di tessuti fino a quel momento impensabili per i vestiti, come la plastica e la carta, e soprattutto l’impatto dirompente dei jeans, che vendeva nel primo negozio tutto suo aperto nel 1978 nel cuore di Forio, allora erano ricercatissimi i jeans Spitfire, economici e abbordabili per tutte le tasche.
Negli anni Ottanta si buttò a capofitto nell’acquisto di abiti in stock, il che significa investire in migliaia di capi per poi rivenderli fortemente scontati, e si andava dai famosi jeans Mexicanino alle tute da neve (a Ischia!) firmate Valentino. Era indispensabile che in questa crescita tumultuosa dell’azienda venissero man mano coinvolti tutti i fratelli: oggi ognuno ha il suo negozio, mentre il maggiore, Maurizio, rimane il punto di riferimento per tutti e i punti vendita hanno raggiunto la configurazione di cui abbiamo detto.
La novità più recente è “Helly Hansen”, vale a dire un monomarca, aperto a Forio l’anno scorso: il successo è tale che si pensa di raddoppiare a Ischia Porto. È un’azienda norvegese di abbigliamento uomo/donna tecnico e per il mare che punta sulla qualità dei materiali, sulla cura attenta per i dettagli e il risultato è l’ottima vestibilità – anche per chi non è proprio un ragazzo – e la durata.
Ma i negozi del gruppo Rainone hanno anche marchi spagnoli e da quest’anno uno danese: a Maurizio piace guardarsi intorno e andare regolarmente alle fiere all’estero, visitare personalmente le aziende, ma soprattutto osservare l’abbigliamento dei ragazzi per strada, in Germania soprattutto, dove le nuove generazioni, ci spiega, sono creative, originali, più avanti rispetto ai coetanei di altri paesi. Così intercetta le mode che si stanno affermando e le porta nell’isola. In questo senso, quella con il marchio Diesel (uno dei prodotti di punta, insieme a Replay), oggi assolutamente leader nel settore del jeans, è la storia di una scommessa vinta, perché i Rainone hanno scelto di venderlo già 15 anni fa, quando era semisconosciuto e lo stesso vale per fenomeni degli ultimi anni come Guru con la sua celebre margherita, o l’olandese G-Star su cui hanno puntato fra i primi, nonostante ciò abbia significato non vendere quei capi per qualche stagione. Ma poi il tempo ha dato loro pienamente ragione.

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