Friday, April 19, 2024

PARLIAMO DI SEDUZIONE, SESSO, AMORE…

“Conosco bene Ischia per essere stato spesso in vacanza alla villa La Salamandra, che è di una mia amica di Ginevra. Ricordo un meraviglioso muro di gelsomini dal profumo indimenticabile, torno sull’isola sempre volentieri”. Willy Pasini, docente di psichiatria e psicologia medica all’università di Ginevra e di Milano, ha presentato durante la rassegna Libri d’A…mare, a Lacco Ameno, l’ultimo dei suoi scritti dedicato, come sempre, ai comportamenti umani nella loro sfera più intima, quella della sessualità. E’ quasi d’obbligo esordire con la domanda sulla bellezza di Ischia e della sua natura, e di come un luogo simile possa, insieme alla caduta dei freni inibitori che di solito si ha in vacanza, offrire una maggior propensione al sesso: “Dal punto di vista biologico, lo è per la donna. Sotto il sole, alle terme, con il caldo, le donne diventano lucertole, quindi molto più stimolate, mentre per l’uomo il caldo aumenta considerevolmente il desiderio ma non favorisce l’erezione. Quindi, la donna è molto avvantaggiata. Dal punto di vista psicologico, bisogna considerare che l’isola in sé non ha radici, come il treno, la nave, ad esempio. Il sesso migliora sempre nei luoghi senza radici perché non produce sensi di colpa”. Riferendomi al suo libro “Amori infedeli” del 2007, domando se un’isola si presti al gioco dell’adulterio più che altri luoghi ed il professore risponde: “L’isola permette un adulterio più leggero. Gli adulteri negativi sono quelli che si sviluppano in ufficio o nel condominio. L’adulterio su un’isola è lieve, vissuto con meno drammi. Ai miei tempi gli uomini italiani concupivano le turiste, soprattutto straniere perché le donne italiane erano molto ritrose nei confronti del sesso. Adesso gli uomini sfuggono le donne italiane perché le stesse desiderano il sesso troppo facilmente, domandano sesso prima che l’uomo abbia desiderio. Ho scritto questo libro che parla di donne libere – e a volte sfrontate – attraverso i racconti di circa un centinaio di donne, pazienti con cui sono entrato in contatto. Donne che, finalmente affrancate dalle prigioni esterne, quelle sociali, hanno ancora prigioni interne che non consentono loro di vivere pienamente, o perlomeno in modo non contraddittorio, la propria vita sessuale. Dalla ritrosia e dall’anorgasmia si passa ad esperienze di ninfomania, le seconde il più delle volte esistenti per superare le barriere interne,
quasi un tramite per ottenere autostima”. Come il professor Pasini pensa sia possibile superare il conflitto tra il desiderio di libertà totale e l’uniformarsi agli stereotipi sociali: buttandosi a capofitto, o adoperando quale mezzo per mediare il desiderio senza essere additate per la sfrontatezza? “Ci sono due meccanismi più generali: l’intimità è un movimento di élite, quelle che hanno lo “scopamico” non hanno nessuna intimità. Reintrodurre l’elitismo dell’intimità nei rapporti sociali e sessuali, porta all’intimità vera. Il secondo punto è non farsi prendere dalla fretta. Ora non c’è più il flirt e nella maggior parte dei casi si sbaglia clamorosamente, accumulando esperienze inutili e poco gratificanti. Ricordo che io, ai vecchi tempi, quando ballavo con una ragazza, se mi camminava sui piedi, non l’avrei mai portata a letto perché voleva dire che con il suo corpo non era abile, tanto meno compatibile con il mio, o ancora, se lei a cena guardava il piatto, non era un segnale di futura intimità. Bisogna tornare a recuperare questi tempi iniziali. E’ inutile avere rapporti frettolosi, consumati in fretta con persone appena conosciute per scambiarsi solo
dopo il numero di cellulare, con questo sistema si perde moltissimo. E’ necessario dare più tempo ai preliminari, agli sguardi, alle mani che si sfiorano”.

text_Annamaria Rossi