Saturday, April 20, 2024

UNA TERRAZZA MAGNIFICA CHE GUARDA IL TRAMONTO,

PER PROVARE COMBINAZIONI DI MARE E TERRA E IL VERO CONIGLIO ALL’ISCHITANA.

Il profumo delle erbe ischitane che crescono tranquille al sole, arrampicate sulle rocce dell’isola, in un ambiente che vive secondo il ritmo delle stagioni. Questo si porta dentro lo chef Giovan Giuseppe Conte, in questo mondo fatto di terra, orti, odori intensi è cresciuto e adesso che apre il suo ristorante – traguardo di un percorso realizzato con la tranquillità e la tenacia che lo contraddistingue – li trasferisce nei suoi piatti con naturalezza, perché fanno parte di lui. Così sceglie di chiamare il ristorante – una terrazza arredata con colori caldi e affacciata sulla spettacolare baia di Citara all’hotel Capizzo – Sole. “Perché è la fonte della vita: senza, la natura, le piante, gli animali, nulla esisterebbe e il cibo stesso dipende dal sole” – spiega. Filo conduttore, mare e terra, presenti sempre insieme nei suoi piatti: così fra i primi propone paste di tradizione come i fusilli al ferretto – che un tempo si sagomavano adoperando i ferri degli ombrelli – e che si sposano bene con il pescato ma anche con verdure come i carciofi o con il coniglio all’ischitana. Che è uno dei piatti che preferisce, per il quale adopera la ricetta del nonno: lo prende solo da allevamenti locali che lo crescono semibrado in modo che le carni siano più sode e saporite, e per cucinarlo adopera aromatiche fresche che raccoglie in giro per l’isola o coltiva personalmente e serve anche gli “imbruglietielli”, considerato il boccone più prelibato dai veri esperti di coniglio. Si tratta degli intestini, che dopo essere stati accuratamente lavati, si avvolgono con basilico, aglio fresco e prezzemolo, e si cucinano con il resto dell’animale. Chi preferisce sapori di mare può scegliere fra il risotto con polpa di dentice od orata con zeste di agrumi e finocchietto selvatico, o gli gnocchi fatti in casa, spadellati con vongole, concassé di pomodoro e spaghetti vegetali di zucchine o ancora gli schiaffoni trafilati al bronzo con polpa di dentice, rucola e scorza di limone. E può continuare con il filetto di orata scottato con dressing alla menta fresca, sedano ghiacciato, broccoli e zucchine accompagnano il piatto.

Tanti i dolci, sempre creazioni dello chef, come il fiore dell’amore, una coppetta di pasta fillo profumata alla cannella con crema chantilly, o la caprese con carote e basilico su una zuppetta alla vaniglia.

Text_ redazione Ischiacity

Photo_ Ischiacity