Wednesday, May 1, 2024

16/2007

Photo: Marco Albanelli
Text: Annamaria Rossi

 

Se vi trovate a passare per Forio, in quella piazzetta che ultimamente è diventata proprio carina e conosciuta come piazza San Gaetano, guardate con attenzione salendo sull’angolo sinistro. Noterete un negozio tutto beige e oro, piccolo piccolo, un “bon bon alla crema” delizioso, con piccole vetrine nel cui velluto germogliano e si schiudono gioielli stupefacenti. Troverete la porta chiusa: verrà immediatamente aperta al vostro primo cenno di curiosità, ed insieme alla porta si spalancherà il bello nella sua essenza. Avvolti dalla boiserie rigorosamente beige-oro, in questo francobollo di luogo potrete ammirare il gusto, la fantasia, la perfezione tecnica, il lusso e tutto quanto la personalità di Piera Baggio ha saputo creare. Salta subito all’occhio l’esperienza e la bravura dell’antiquario, infatti, sono appesi alle pareti splendidi oggetti antichi, come uno specchio del Settecento veneziano, stampe acquerellate dell’Ottocento napoletano, ex-voto ed altri particolari di arte sacra, rari e preziosissimi. In seconda battuta, lo sguardo arriva ai coralli, dalle delicate o decise colorazioni, alle fantasiose forme date loro dalla natura che con infinita passione sono state corredate da oro e pietre preziose, meravigliose le incisioni di corallo, che rivelano delicate fattezze femminili contornate da corolle infinitesimali. Poi i diamanti, qui interpretati con gusto classico ed eterno, il gioiello vero che, anche se piccolo, brilla di luce propria anche a distanza, firme prestigiose (Zancan, Sunday, Zoppini…) garanzia di una qualità superiore. Dopo, e si guardano con attenzione, per ultime, perché hanno bisogno di tempo e concentrazione per essere osservate, ci sono le creazioni della signora Piera, i gioielli Clio, un trionfo di raffinata opulenza (anche se gli aggettivi sembrano antitetici), vere opere d’arte, binomi azzardati eppure felici per il gusto, oggetti unici e particolarissimi che coniugano l’esigenza di apparire e la consapevolezza dell’essere. Sono gioielli che possono essere apprezzati da una donna di qualsiasi età che voglia indossarli facendoli diventare parte di sé, una sorta di meravigliosa simbiosi tra anima e materia. La signora Baggio, artefice di cotanto stupore, racconta di come sceglie personalmente ogni pietra, di come siano tutte indistintamente certificate dalla più piccola alla più importante. Lei, che da anni ‘maneggia’ l’articolo, con i suoi occhi esperti sceglie solo pezzi perfetti, senza inclusioni, affidandosi a Leo Pizzo per i diamanti, per esempio, certezza di grande serietà nel campo. Mi mostra le sue creature nate con passione: imponenti bracciali ed anelli che definire fantasiosi sarebbe un eufemismo, preziose croci montate su una griglia perfetta e sorrette da lacci di seta che riprendono il colore delle pietre, un contraire di topazi london blue e brillanti che è uno spettacolo.
Devo dire che visti così, poggiati sui cuscinetti di velluto nel loro splendore, farebbero nascere insani desideri anche in chi non ama questo genere di oggetti. Avvolta in questo cofanetto di bambagia beige e oro, che impreziosisce il posto in cui si trova, ma non sfigurerebbe affatto anche in altre rinomate località con tradizione di bei negozi (tipo Porto Cervo o Montecarlo, per intenderci), ho visto cose che hanno appagato il mio desiderio di bellezze rare e molte mie curiosità. Per questo mi sento di consigliarvi un giro da queste parti, per soddisfare l’occhio ed il cuore, per regalarvi qualcosa di veramente speciale, per entrare in un minuscolo salotto dove si può ammirare, acquistare ma anche chiacchierare di vita, di cultura, di società, in compagnia della fedele Angela, collaboratrice attenta dal rigore tedesco e dal sorriso discreto, e dell’estroversa e creativa signora Piera Baggio.