Tuesday, April 30, 2024

19/2008

Photo: Riccardo Sepe Visconti
ArtDirector: Riccardo Sepe Visconti
Text: Lucia Elena Vuoso
Models: Anna Kuocharska
MakeUp: Nancy Tortora
Assistant: Roberta Levato

 

“Vola solo chi osa farlo”. Questa frase di Luis Sepúlveda è il motto che oramai da dieci anni accompagna Joanna Kuocharska, conosciuta da tutti come Anna de “E la luna Bussò”. Localino sul lungomare foriano, arredato con stile e buon gusto e rallegrato da mille idee, creato dal nulla da una ragazza che ha il desiderio di fare solo ciò che le piace, e di mettere in pratica i sogni e le aspirazioni.
Sogni nati a poco a poco, col passare del tempo e col maturare dell’età, sogni nati per sfida e per curiosità. Anna, infatti, quando è arrivata ad Ischia dalla Polonia dopo aver preso il diploma di maturità classica, voleva restare qui solo due mesi, per imparare la lingua e per fare qualche esperienza di lavoro. La malinconia era tanta, e tante anche le difficoltà, come ad esempio il dover fare più di un lavoro o il non saper cucinare. Ma l’orgoglio di Anna era più forte della stanchezza e la testardaggine di voler dimostrare che valeva qualcosa, prima a se stessa che ai suoi conoscenti, andavano oltre. La nostalgia di casa è stata presto superata e la stanchezza per il lavoro ha lasciato il posto alle soddisfazioni: non molto dopo il suo arrivo ad Ischia, Anna ha iniziato a lavorare presso il ristorante “I Grusoni”, un locale di lusso dove venivano serviti vini di prima scelta.
Da questo momento nascerà e crescerà la passione di Anna per il vino: “all’inizio ero astemia – dice sorridendo – ma guardavo le persone che sembravano inebriarsi aprendo una bottiglia di passito, che provavano piacere nell’annusare, nel gustare, nel far sprigionare l’aroma del vino girando il bicchiere con la mano, ed ero curiosa di capire il motivo di tanto piacere. Di nascosto da tutti ho comprato un libro sul vino, e più leggevo più ne volevo sapere, così ho deciso di iscrivermi al corso per diventare sommelier”. Anche se per lei molto costosi, Anna è riuscita a seguire i tre corsi e a prendere il diploma, riuscendo così a capire l’amore per il vino di molte persone che cattura i sensi allo stesso modo di un quadro di Van Gogh che rapisce l’anima.
E quando sei anni fa ha chiuso il ristorante dove lavorava ha iniziato a pensare di aprire un suo wine bar, di uno standard più elevato rispetto a quello del by night isolano.
Progetti su progetti, tanto lavoro per mettere i soldi da parte, continue richieste di prestiti in banca. Questa, forse, è stata la parte più dura del percorso di Anna qui in Italia, ma non è mai rimasta sola: la sua simpatia, la sua dedizione al lavoro, il suo avere sempre una marcia in più, hanno fatto sì che tutti i foriani fossero con lei e l’appoggiassero nell’avere il prestito. Tutti si mobilitarono andando in banca a garantire per lei e anche il direttore, sorpreso da tutta la fiducia che le persone riponevano in una ragazza straniera, acconsentì concedendole un fido. E così Anna ha aperto tre anni fa Alta Marea, in società col suo ragazzo di allora, ma con la fine del fidanzamento ha deciso di lasciare l’attività anche se ben avviata.
Eppure l’avventura di Anna non era finita qui, e il sogno di avere un locale tutto suo non si era ancora realizzato fino al 5 ottobre 2006, quando ha aperto un altro wine bar, “E la Luna Bussò”.
Ora che il locale è avviato, ha la sua clientela fissa, ha coperto quasi tutte le spese per l’apertura e si iniziano a vedere i guadagni, la nostra imprenditrice si potrebbe prendere un attimo di respiro e di rilassamento, ma non lo fa ed è sempre alla ricerca di nuove idee: ” il momento più duro è quello in cui pensi di aver raggiunto la stabilità, perché se rimani statico e non hai inventiva la novità passa e tutto il lavoro fatto fino a quel momento viene vanificato”. E così il wine bar propone un calendario ricco di eventi soprattutto in inverno, sia per sperimentare quello che piace di più, in modo da poterlo riproporre in estate, sia perché Anna è una creativa che ama sorprendere chiunque vada da lei: tutti i mercoledì coinvolge i suoi ospiti con la serata tango, due volte al mese chi mangia a “E la Luna Bussò”, si diverte con la serata cabaret e si rilassa con la musica dal vivo. E per gli amanti della buona cucina, ma anche per i più curiosi, in questo eclettico ristorantino si tengono regolarmente incontri enogastronomici nazionali ed internazionali con prodotti freschissimi provenienti direttamente dal Piemonte, dalla Toscana, dall’Argentina, dalla Tunisia o dalla Polonia. Non si corre il rischio di annoiarsi!
Altro punto di forza dal locale, oltre al sorriso e alla gentilezza di Anna, sono i panini e i piatti che propone, insoliti e composti tutti da ingredienti freschissimi e di prima scelta, tra cui il Parmigiano DOP e l’Angus argentino. Sicuramente da provare è Luna, un tagliere composto da venti diversi assaggi tra cui riso basmati, affumicati di pesce, sformatini di patate, oppure un panino particolarissimo con miele di castagno, scarola e lardo di colonnata, i dolci al cucchiaio e la classica zingara che da Anna ha un sapore speciale.
“Nella vita o sei o non sei”, dice Anna, e lei decisamente è. È una donna, è straniera ed è un’imprenditrice di successo.